Poesie SLAtenti

2020

di Dario Meneghetti (D)

Il progetto nasce per essere un “omaggio” all’autore Dario Meneghetti nell’intento di riconoscere il valore della sua poetica e del messaggio morale che ci consegna.

I soggetti grafici rappresentati, ispirati dal testo poetico, ricercano quella “interpretazione della realtà attraverso l’assurdo, l’iperbolico, l’intimista” che caratterizza lo stile di Dario.

Il progetto vuole essere nel contempo uno strumento di comunicazione efficace e accattivante, da divulgare durante gli eventi di sensibilizzazione organizzati dalla Associazione Dario Meneghetti for SLA (es: ”Prestami una poesia” / AISLA), con lo scopo anche di raccogliere fondi in favore dell’associazione attraverso la vendita/libera offerta dei prodotti grafici realizzati

Il progetto in esposizione è composto da una serie di 5 poster ispirati ad alcune delle poesie dell’autore tra quelle proposte.

Sull’autore Dario Meneghetti.
Nato a San Donà di Piave nel 1970, ex tenore della Fenice, inizia a scrivere all’inizio degli anni Novanta assieme ad un gruppo di amici, dando vita a un giornaletto sgangherato dal nome programmatico “Limbranauta”, più che una fanzine un vero e proprio modo di interpretare la realtà attraverso l’assurdo, l’iperbolico e l’intimista. Da allora il gioco continua, tra divertimento e salvezza, riflessione e gioco verbale, confessione e accusa.
Affetto da SLA dal 2013, compone attraverso una tastiera videocomandata dallo sguardo.
https://www.facebook.com/dario.meneghetti.5
https://limbranauta.wordpress.com/

Tra i titoli pubblicati:

  • Poesie SLAtenti, Casa editrice Zona, 2019
  • Anima Parvula, Dei Merangoli Editrice, 2020
  • Poesie Scelte, Casa editrice Zona, 2021
  • In un guscio di luna, Casa editrice Fiorina, 2022

Comprendere la figura dell’autore, la sua biografia, l’appartenenza al gruppo de “Limbranauta”, il suo primo libro “Poesie (sla)tenti” sono le chiavi di lettura del testo poetico, fondamentali per individuare le caratteristiche del soggetto da illustrare, l’ambientazione, infine lo stile grafico e tipografico.
Alcuni punti in particolare, tratti dalla prefazione di Giorgio Silvestri e dalle note di Francesca Ruth Brandes, sono di ispirazione per la creazione del soggetto illustrato dal carattere fortemente autobiografico.

“Umorismo e malinconica, paradossalmente allegra, autoironia”.

“La sua attitudine dominante è quella di un uomo che fa l’occhiolino al mondo e in ultima istanza a sé stesso”.

“Dario l’imbranauta sfiora con uno sberleffo la vita e la morte, esorcizza la paura con antinomie degne di André Breton”.

“L’immaginazione plasma la realtà, distorce le coordinate spazio-temporali”.

  • illustrazione dai tratti ironici, tragicomici, talvolta grotteschi secondo un’interpretazione della realtà attraverso l’assurdo, l’iperbolico, l’intimista. Tra Dadaismo e Surrealismo.

“Lo scarto improvviso dalla traiettoria prevedibile, lo scivolone su un errore grammaticale voluto, la sorpresa di una parola sostituita da un’altra sulla base di un’assonanza, il lapsus rivelatore accomunano i suoi scritti” . L’italiano è opzionale (…), il nonsense è elegante (…)

  • illustrazione che fa uso della sostituzione delle parti, colori, forme e dimensioni (es: “Fantasia” Munari), che sa giocare e divertirsi con le forme “Dario è un virtuoso, gioca in anticipo, e il suo gioco ci spiazza di continuo”
  • illustrazione in grado di sorprendere, di disorientare
Docenti:
Cristina Zanato, Carla Di Pancrazio
Tecnica:

Serigrafia: laboratorio con Michele Barina presso la Scuola Internazionale di Grafica

Letterpress: laboratorio di stampa a caratteri mobili presso Tipoteca Italiana