Inspired by the song "Shine on You crazy Diamond" / Pink Floyd
Leonardo Miti, Chiara Fasano, Giacomo Felace
Formato:
Poster 35×50 cm
Serigrafia: laboratorio con Michele Barina presso la Scuola Internazionale di Grafica
Letterpress: laboratorio di stampa a caratteri mobili presso Tipoteca Italiana
Sponsor cartiere Favini Carta Favini Remake Oyster - 250g/m2
Concept:
Lʼidea nasce dalle tastiere iniziali, quindi un suono unito, compatto, che si propaga, e si concretizza con lʼassolo di chitarra e gli altri strumenti. Il frammento del brano ascoltato evoca un’ambientazione oscura, misteriosa, per poi diventare un viaggio in discesa dentro lʼinconscio umano. Questo percorso tra vibrazioni e armonie richiama colori cupi, tendenti al nero, con movimento centrale e discendente.
Analisi compositiva:
Il manifesto presenta più livelli di lettura, di profondità diverse.
Livello 1.
Seguendo una lettura in successione partendo quindi dal principio, su quello che possiamo chiamare un primo livello, troviamo due primi elementi. Per iniziare, il più urlato, che attira di più lʼattenzione ad un primo sguardo, il testo “PROGRESSIVE”, che come possiamo notare si posiziona ancor prima di tutta la composizione, effetto sì dato dalla colorazione di un giallo 100% ma anche dalla posizione, in parte, al di fuori della composizione.
Come secondo elemento principale del manifesto, visibile quasi contemporaneamente al testo è la linea ondulata, che rappresenta lʼassolo di chitarra (2ʼ10” / 3ʼ33”). Non ci è dato sapere quale sia la sua fonte (ipoteticamente il Livello -1), ma sappiamo quale è la sua direzione, osserviamo che lo spessore di questa va calando man mano che ci avvicina al centro della composizione e verso una maggiore profondità, creando un movimento in prospettiva. Questa è di pari impatto visivo con il testo, sia per il fattore colore che di “altezza”. Nonostante essa abbia una “massa” visiva molto più leggera, lʼesperienza visiva dellʼocchio umano aiuta la comprensione dellʼelemento, classica infatti è la lettura da sinistra verso destra; lʼonda asseconda questo movimento, per cui acquisisce ulteriore indice di movimento.
Livello 2.
Passando ad un livello successivo, incontriamo quelle che possiamo chiamare semplicemente “linee di profondità”. Le linee bianche rappresentano unʼascesa graduale del ritmo e accompagnano lʼosservatore fino allʼultimo livello di profondità. Esse, vanno infatti a strutturare un corridoio -grazie a quelle che sono le leggi della Gestalt, nello specifico quella della vicinanza- attraverso il quale l’onda discende.
Nel manifesto sono inoltre presenti le tre forme geometriche fondamentali: cerchio, quadrato e triangolo. Man mano che ci avviciniamo al centro della composizione le troviamo in successione, a partire dal quadrato, composto dalle “ linee di prospettiva”.
Livello 3.
Una volta chiaro il movimento della composizione, ci si addentra ad una convergenza di tutti gli elementi (fatta eccezione per il testo), e troviamo quello che è il fulcro, un terzo piano del manifesto successivo a quel “corridoio” di linee, infatti si è superata quella che era una seconda dimensione, entrando quindi attraverso uno squarcio circolare in essa. Il cerchio, seconda figura fondamentale, che potremmo chiamare simbolicamente “varco”, apre il livello. La sua profondità è dovuta, oltre che dalla prospettiva disegnata dalle linee bianche, anche al fattore colore, infatti questo è un succedersi di tonalità sempre più scure dei tre piani (il margine bianco, il grigio e il nero).
Questo livello contiene lʼelemento centrale della composizione, lʼultima forma fondamentale, un triangolo bianco che va a chiudere e a risolvere il manifesto. Questo risalta sul varco nero, e va a spezzare quel ritmo creato dalle linee di profondità. Possiamo notare che lʼonda -unico elemento che passa per tutte e tre le dimensioni (fattore di movimento)- va a concludersi.
A sua volta quindi, si può considerare risolta anche la composizione.